UN ORA DI FUOCO

Ti è mai capitato di stare ore senza vedere nemmeno un pesce degno di nota e poi all’improvviso tutto cambia?

Di solito accade più nel basso fondale lungo la costa e in particolare durante le mezze stagioni e l’inverno.

Tutto questo è dovuto ad un insieme di motivi.

 Una volta i fondali erano meno disturbati da ogni forma di pesca o di turismo e quindi il pesce stanziale ci poteva vivere senza problemi. Questo consentiva di trovare sempre qualche preda anche con le peggiori condizioni strategiche. Il pesce stanziale si chiama così proprio perché sceglie una zona e la abita senza spostamenti. Per cui se l’acqua è più torbida o più fredda o cresce la marea al pesce non cambia niente. Una volta conosciuta la zona o la tana abituale il pesce è presente fino a quando non viene disturbato così tanto da indurlo a cambiare zona. Il mutamento repentino del mare in questi ultimi anni ha allontanato tutti i pesci stanziali dal sotto costa, salvo rarissimi casi e ha spostato gli interessi della pesca verso i pesci di movimento che per loro natura non possono stare a lungo in una zona, anzi ci entrano solo quando trovano specifiche condizioni. Si tratta soprattutto di cefali, spigole, orate, pesci serra, barracuda, spesso anche i saraghi che sono sempre meno stanziali e sempre più di movimento.

Gli stanziali per eccellenza rimangono le corvine, alcuni saraghi, la cernia, lo scorfano, la mostella.

Il pescatore evoluto che ha capito tutto questo può operare alcune scelte per cercare di essere nel posto giusto al momento giusto tenendo conto dei fattori che possono fare la differenza come:

1. LA MAREA
2. LA PRIMA MOSSA DI MARE
3. LA CHIMICITA’ DELL’ACQUA
4. LA CORRENTE
5. LA STAGIONE
6. IL TIPO DI PESCA
7. LA PROFONDITA’
8. LA MORFOLOGIA DEL FONDALE
9. LA LUNA
10. GLI ORARI

Qui sotto puoi vedere in un breve video, cosa accade nel sotto costa nel momento giusto:

Se invece vuoi approfondire questo argomento partecipa ad uno stage di pesca in apnea con Marco Bardi.