LE PINNE PER INIZIARE

Ho 48 anni ed ho appena scoperto il fascino per la pesca in apnea. Non ho esperienza e non sono allenato, quindi vorrei iniziare ad acquistare almeno un paio di pinne adatte che mi permettano di muovermi meglio in superficie e magari fare qualche discesa non profonda. Per adesso mi sento molto limitato.

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Non è possibile immaginare che ci sia un paio di pinne adatte per tutti, è chiaro che il principiante ancora non sa pinneggiare, non ha l’allenamento, non ha il controllo dell’apnea e si sente goffo - non vuole ammattire e quindi ha bisogno di un paio di pinne adatte a lui.

Quello che farà la grande differenza nel tempo sarà l’insieme tra la capacità di pinneggiare – l’allenamento a farlo – la pinna più adatta alle proprie caratteristiche – ma dato che per il momento si parla di iniziare e di divertirsi - vediamo cosa c’è da prendere in considerazione:

  1. PRIMA DI TUTTO COMODITÀ – perché stare qualche ora con le pinne ai piedi può diventare piuttosto fastidioso se non c’è appunto la comodità. Serve una scarpetta che veste bene il piede – proprio come un paio di scarpe terrestri. Deve vestire il giusto – non deve stringere da nessuna parte – non deve avere spazi morti. Non tutti abbiamo forme del piede standard e quindi sarebbe opportuno provare le pinne prima di acquistarle- magari facendoci anche consigliare da un negoziante specializzato che saprà capire in un attimo se va bene.
  2. LA PROTEZIONE DEL PIEDE è sempre indispensabile – non tanto per il freddo quanto per le abrasioni. La pelle del piede in acqua tende ad ammorbidirsi e diventare più soggetta ad abrasioni anche con la gomma della scarpetta di una pinna – per cui a lungo andare può causare irritazioni – spellature – bolle.
  3. L’ESTETICA DEL PRODOTTO ha il suo valore - ma spesso ci porta fuori strada – una buona pinna non va mai guardata solo esteticamente ma anche tecnicamente. Se poi ci sono entrambe meglio ancora.
  4. PER INIZIARE è senza dubbio più adatta una pinna leggera e morbida – ovvero che non affatica la gamba. Se non abbiamo ancora un movimento della gamba fluido è meglio restare su una pinna più corta e morbida. Solo quando si avrà allenamento e confidenza si potrà aumentare la lunghezza e anche la durezza della pala.
  5. TECNICAMENTE sono da preferire le pinne con la scarpetta smontabile perché consentono di cambiare facilmente la pala a seconda del momento e in genere consentono alla pinna di avare una inclinazione e tra scarpa e pale che è più efficace. Ovvero a parità di sforzo hanno più spinta – affaticano di meno – sono più semplici da usare.

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LA PRIMA COSA DA IMPARARE CON LE PINNE è il movimento chiamato appunto pinneggiata. Viene spontaneo per chi inizia - piegare molto il ginocchio come nella pedalata di una biciletta. Invece si dovrebbe far lavorare la pinna sia in andata che in ritorno – questo vale sia con pinne corte e semplici da principianti che con pinne lunghe e tecniche. Imparare subito il movimento corretto ci aiuta a non prendere cattive abitudini. Si dovrà anche fare attenzione a muovere in perfetta sincronia alternata la due pinne – facendo in modo che non ruotino di lato (derapata laterale) - in effetti non è facile controllare il movimento e ci si arriva solo con una buona dose di impegno e di addestramento.

Potrà rivelarsi utile anche un amico che ci filma mentre pinneggiamo in modo da vedere con i nostri occhi e capire se si sbaglia.

Adesso non resta che scegliere le pinne e andare in acqua.

CONSIGLIO ANCHE questo libro che è

un CORSO di Pesca in Apnea da leggere.

MANUALE 102

GUARDA ANCHE LE LINEE GUIDA DELLA PESCA IN APNEA.

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