CONVERSIONE DELLA PRESTAZIONE DI APNEA IN PISCINA CON LA PESCA IN MARE

 

DOMANDA:  Sono un praticante amatoriale di pesca sub e per prepararmi al meglio, sto frequentando un corso d'apnea. Mi accorgo però che molti elementi della pesca, non vengono allenati in piscina sia per la scarsa profondità, che per la difficoltà di correlare pesca ed apnea. La mia domanda è questa: ipotizzando un certo "relativismo" esiste una ipotetica "conversione" tra i risultati di apnea statica/dinamica in piscina ed azione di pesca in mare, specialmente nell’ aspetto?

 

1 CONVERSIONETutti gli allievi di un corso di apnea appassionati di pesca, si pongono questa domanda, che è del tutto naturale perché l’idea di aumentare l’apnea per pescare meglio e il primo obiettivo di chi fa un corso di apnea ma è un pescatore.

Non esiste una tabella specifica che da una idea precisa di quanto sia possibile convertire un risultato di statica in un aspetto sul fondo e nemmeno quello di una dinamica con una ipotetica profondità. Potremmo utilizzare una media che io ho elaborato con molti allievi, ma va presa con la giusta considerazione.

Premesso che sono Istruttore di apnea e anche di pesca in apnea e che conosco abbastanza bene entrambe le didattiche, voglio esprimere alcuni concetti che mi auguro possano dare la spiegazione. In linea di massima durante un corso di apnea pura si fanno degli esercizi mirati al massimo risultato dell’apnea. Ad esempio per allenare la statica si punta molto sul rilassamento, sulla respirazione lenta e controllata e su un lungo tempo di preparazione. Ci si allena su questo tipo di apnea con molte ripetizioni nel tempo e con uno specifico programma di incremento. Inoltre si effettua la statica in superficie, dove basta alzare la testa e respirare. Poi visto che c’è un compagno che prende il tempo e viglia, tutti tendono a tirare al massimo. Ebbene si ha un certo tempo che non è paragonabile a quello di pesca dove siamo magari a 15 mt invece che in superficie, dove non sempre c’è un compagno, dove non abbiamo il tempo di prepararci con tutta serenità per fare poche apnee, ma servono tanti tuffi, dove c’è l’acqua fredda invece che calda, dove abbiamo una muta più pesante e la zavorra che da fastidio, dove l’acqua è leggermente mossa e non calma come in piscina, dove la visibilità è differente, dove invece che in superficie e senza pressione, il corpo invece è schiacciato dall’aumento di pressione e cambia il blood shift ed il diving reflex, dove fondamentalmente subentrano le emozioni del pesce da catturare, dove servono continui aggiustamenti per la tecnica. Questa mole di differenze ci spiega come sia impossibile paragonare le due discipline, infatti nei miei corsi di pesca in apnea, ho elaborato tutta una serie di esercizi specifici per il pescatore, dove mentre migliora l’apnea lavora anche sulle necessità della pesca. La mia statistica si basa su questi dati, ovvero su quelli di allievi che hanno fatto un vero corso di pesca in apnea e non uno di apnea pura. Pertanto non ritengo siano confrontabili per un soggetto che invece partecipa ad un corso di apnea pura. Non vorrei essere frainteso, non intendo che un corso sia migliore dell’altro, anzi è bene specificare che anche un corso di apnea pura porta comunque vantaggi ad un pescatore, ma è chiaro che un corso di pesca in apnea moderno e ben strutturato è l’ideale per un pesca sub, ma non per l’apneista puro. Infatti sono due discipline che si svolgono in apnea, ma che hanno molte differenze.

 

2 CONVERSIONETi posso dire che la media di un allievo che riesce a fare 3 minuti di statica e 60 metri di dinamica è paragonabile alla capacità di un aspetto in 15 mt di profondità con un tempo totale di apnea dalla capovolta alla riemersione di circa 1.30 minuti.

Però ripeto è una media che può cambiare molto da soggetto a soggetto in base a molti fattori. L’importante è capire bene i meccanismi della pesca che sono assolutamente diversi da quelli dell’apnea, perché mentre un apneista scende e si rilassa eliminando ogni pensiero, il pescatore deve essere in caccia, deve essere concentrato e non assente. E’ l’esatto contrario, quindi anche in piscina sarebbe valido allenarsi con metodi adeguati alla pesca, allora si potrà avere dei dati attendibili. Infine come dico sempre a tutti i pescatori, l’apnea è molto importante ma non è al primo posto nella pesca. Prima dell’apnea ci sono altri fondamentali da imparare bene. Prende più pesce uno con 1 minuto e 20 di apnea ma sa pescare che uno con 2.30 ma non sa pescare. Prede molto di più un pescatore capace in 10 mt di fondo che un apneista tranquillo in 30 mt di fondale ma non è capace di pescare.

 

Per cui il mio consiglio è sempre di migliorare l’apnea, ma senza trascurare tutti gli altri elementi fondamentali.

 

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