Ritorno alle origini

Sott’acqua il corpo umano è in condizioni di muoversi liberamente verso il basso e verso l’alto con la sola propulsione dei propri muscoli e la massima sensibilità della posizione. Volando in planata verso il fondale in questa condizione di grazia fisica e mentale il pescatore in apnea esprime un istinto naturale che non tutti riconoscono ma che deriva dalle nostre origini. Le complesse relazioni che uniscono i predatori alle prede nelle catene alimentari hanno costituito il fondamento della vita sul nostro pianeta per milioni di anni ed hanno garantito il sostentamento delle specie. Soltanto da poche generazioni l’uomo ha smesso di fondare la propria sopravvivenza sulla caccia ed è, pertanto, del tutto naturale che esista ancora oggi dentro molti esseri umani un istinto che riporta alle origini.

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Nel mio caso ogni volta ho percepito qualcosa di inspiegabile come un déjà vu. In alcuni casi percepisco che ho già vissuto questi momenti in un altra vita - altre volte mi sono risposto che probabilmente ho nel DNA ancora delle tracce dei miei antenati. L'unica cosa di cui sono certo è che qualcosa di indecifrabile scatta e mi sento come un animale in caccia. Pratico la pesca in apnea perchè mi piace mangiare il pesce di qualità - perchè è difficile catturarlo - perchè mi consente di vedere - scegliere e poi decidere cosa fare.  Non catturo per il piacere di uccidere -  quando la pratico mi immedesimo  nella cultura dei nativi che cacciavano solo quello che serviva e rispettavomo la natura - avevano come me una sola occasione e dovevano essere molto abili. Spesso mi sembra di percepire la loro anima dentro di me - ed è questo il mio déjà vu.

 

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