Le anemoni di mare.
Caratteristiche.
Le anemoni di mare comprendono un gruppo di organismi appartenenti agli Cnidari (ne fanno parte le meduse, i coralli, il polmone di mare, la barchetta di san Pietro e la Cassiopea). Si distinguono per lo stile di vita sessile, per la capacità di staccarsi dalle superfici e per i lunghi tentacoli provvisti di cellule urticanti (contenenti tossine) usate per ghermire le prede. Attualmente, sono state scoperte dalla scienza circa 9.400 specie.
Pericolosità per l’uomo.
Nonostante le specie che abitano nel mar Mediterraneo non siano letali per l’uomo, si raccomanda comunque l’uso di protezioni se ci si immerge in zone popolate da anemoni e di evitare comunque ogni forma di contatto fisico.
Ruolo ecologico
Svolgono il ruolo ecologico di predatori (nutrendosi di pesci, molluschi, crostacei). Inoltre, sono importanti per le numerose relazioni simbiotiche con altri organismi: Sono in micro simbiosi con le alghe che forniscono energia e ossigeno all’anemone per via dell’attività fotosintetica, mentre quest’ultima offre un luogo protetto ed elementi nutritivi come fosforo, azoto e zolfo. Sono in macro simbiosi con i pesci che usano l’anemone come riparo e luogo sicuro dove deporre le uova, in cambio l’anemone riceve azoto, fosforo e altri composti di scarto che verranno usati per sostenere le alghe simbiotiche. Il paguro ad esempio, riceve dall’anemone protezione dai predatori mentre l’anemone sfrutta il substrato mobile che gli permette di catturare più cibo.
Le tossine prodotte da un anemone svolgono anche altre funzioni come:
il riconoscimento dei simbionti che usano queste sostanze chimiche per identificare le anemoni;
per creare più spazio abitabile, inibendo la crescita di altri organismi sessili nelle vicinanze;
segnalare la presenza di predatori: quando un predatore ha mangiato un pezzo dell’anemone, quest’ultimo trasporterà con sé le tossine che agiranno come feromoni che allerteranno altre anemoni.
Curiosità.
Le tossine prodotte dalle anemoni di mare sono usate come possibili rimedi a diverse malattie, infatti diversi studi hanno dimostrato i benefici come antinfiammatori, neuroprotettivi (possibile uso contro il morbo di Alzheimer) e per la cura del cancro.
La capacità dei pesci simbionti di non essere uccisi dai tentacoli dell’anemone è dovuta al muco protettivo del pesce che garantisce una “mimetizzazione chimica” grazie alla produzione di sostanze chimiche simili a quelle dell’anemone, garantendo al simbionte l’immunità. Anche la flora batterica del pesce diventa simile a quella dell’anemone.
Secondo alcuni studi, le anemoni sono capaci di abilità cognitive, come formare memorie e associazioni.
Habitat.
Le anemoni si trovano nelle aree costiere di tutto il mondo, dalle barriere coralline fino ai fondali più profondi. La maggior parte delle specie si aggrappa su superfici dure, mentre alcune su superfici soffici (sabbia e fango).
La più comune lungo i fondali costieri Mediterranei è ANEMONIA sulcata chiamata anche Capelli di Serpe.
Minacce.
Il cambiamento climatico, l’acidificazione degli oceani (che impatta negativamente sul riconoscimento delle tossine da parte dei futuri simbionti, la distruzione degli habitat (la pesca a strascico e l’ancoraggio), l’inquinamento delle acque (scarichi industriali, immissione di metalli pesanti che causano danni al DNA) e il commercio di anemoni (da parte dell’industria degli acquari e la mancata tutela da parte delle legislazioni internazionali) costituiscono dei pericoli per gli anemoni e per tutti gli organismi da cui ne dipendono.
GUARDA IL BREVE VIDEO DI UN ANEMONE
Realizzato con la collaborazione del dott.
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