NON DOVEVA FARLO
Questa purtroppo è una storia molto triste, ma spero che può sevire a chi ha poca esperienza.
Pesca in coppia, uno in superficie e l’altro sul fondo, quindi tutto secondo le regole di sicurezza, ma non basta seguire le regole in modo semplice, serve anche mantenere la lucidità mentale e non farsi prendere dalla frenesia della pesca, altrimenti l'assistenza potrebbe diventare un pericolo, ovvero indurre uno dei due a tirare la'pnea tanto c'è chi fa assistenza, ma non è mai consigliato perchè ci sono gli imprevisti.
Dopo alcune ore di pesca infruttuose, i due amici ritornano su un punto strategico per i dentici. Si tratta di un pianoro sui 25 metri che poi cade netto a 35. I dentici stazionano di solito al bordo e vengono sopra a cacciare la mangianza che si raggruppa. Uno dei due amici scende verso lo scalino e si posiziona su una copertura che già conosceva. Dopo un’attesa i dentici si avvicinano e temporeggiano a distanza. Dall’alto l’amico vede l'altro sul fondo che sposta il fucile e segue con attenzione perché i pesci sembrano a tiro. Quello sul fondo ad un certo punto lascia partire il colpo su un bel pesce che colpisce e parte come una saetta verso il largo dove c’è lo scalino. Giunto allo scalino punta dritto verso il fondo e ruba tutta la sagola del mulinello, mentre il pescasub che ha sparato raggiunge la superficie. Preso dall’euforia, nemmeno chiede all’amico di andare lui a sparare il secondo colpo, gli dice di reggere il fucile che e va subito alla boa a prendere un altro fucile. Si prepara velocemente con una iperventilazione fin troppo forzata e riparte verso il fondo a gran velocità per colpire la preda e metterla in sicurezza. L’amico lo vede scendere veloce poi sparire sotto allo scalino dove non era mai andato vista la profondità. Poi attende cercando con ansia qualche segnale della sua posizione, ma non lo vedrà più risalire. Dopo qualche ora è stato recuperato sul fondo dai soccorsi, dove è stato verificato che a poca distanza dal corpo senza vita del pescasub, c’era un dentice sparato con 2 fucili, ma era incastrato dentro un lastrone. Probabilmente, è sceso ha sparato e ha iniziato a tirare per estrarre il pesce, poi all’improvviso è risalito perché si è reso conto che aveva fatto un errore, ma era tardi. È stato ritrovato con la cintura di zavorra addosso, per cui non ha nemmeno provato a sganciarla. L’amico da sopra non ha visto niente anche perché a quelle profondità, non è facile tenere il punto e seguire l’altra persona.
Le ipotesi di errore sono le seguenti:
1. Il più grave è stato quello di tornare in superficie dopo un aspetto impegnativo e scendere troppo presto. Avrebbe dovuto attendere almeno il doppio del tempo di apnea.
2. Il secondo errore è stato la conseguenza del primo, ovvero nella fretta di scendere di nuovo ha fatto una respirazione forzata che è sempre pericolosa.
3. Il terzo errore è stato quello di non alleggerire la zavorra perché per un tuffo a 25 metri servono più kg di uno a 32 dove per risalire si avvertirà una notevole fatica iniziale.
4.Un grave errore è stato anche quello di non chiedere all’amico di scendere lui che era più riposato dato che attendeva in superficie.
5.Un altro errore è stato quello di andare ad una profondità non abituale senza precauzioni. Avrebbe dovuto collegarsi alla boa ed eventualmente risalire sganciando la zavorra non appena viste le difficoltà. Senza piombi il corpo sarebbe tornato con più probabilità in superficie e l’amico avrebbe potuto portare soccorso. In ogni caso anche se non sganciava i piombi, l’amico avrebbe potuto recuperarlo tramite la sagola della boa.
Purtroppo si tratta di un incidente grave e non è giusto giudicare una persona che non c’è più, ma non si può rimanere indifferenti al fatto che gli errori sono tutti collegati ad una sola situazione, ovvero la mancanza di controllo. Tipica situazione dove un pesce mette a rischio la vita e si potrebbe dire che lo sfortunato protagonista di questa triste storia, se avesse fatto tutto con lucidità, avrebbe preso quel dentice anche se con qualche minuto di ritardo, ma di sicuro ad oggi ne avrebbe presi molti altri e sarebbe ancora tra noi.
Se non ti senti sicuro di avere il pieno controllo delle tue azioni, emozioni o reazioni, ti consiglio questo libro dove roverai molto altro che ti potrà tornare utile anche a migliorare le tue capacità.