CONCLUSIONI.

 

12 a mondiali 94Il ritorno fu emozionante, ci ritrovammo a muoverci, parlare e vedere le cose con una velocità decisamente inferiore a quando eravamo partiti. Sorridevamo più spesso e incredibilmente parlavamo tra noi in Spagnolo, usando spesso battute Peruviane. Eravamo rimasti affascinati da qualcosa che non conoscevamo e che era inaccettabile in Italia. Dopo una decina di giorni ci trovammo con sorpresa, investiti dalle critiche. Fummo aspramente criticati perché eravamo la nazionale campione del Mondo da 3 edizioni consecutive e oramai il pubblico Italiano si era abituato a vincere e quel terzo posto sembrava una disfatta. Nessuno prese in considerazione che quello era in realtà la fine di un ciclo Mediterraneo, dove si gareggiava da tanti anni e il ritorno all’oceano poteva  cambiare le sorti. Come si può capire da queste memorie, l’Oceano è davvero difficile per noi che siamo abituati a pochi pesci, difficili e profondi. Siamo abituati a tecniche raffinate, che portano via tempo prezioso, invece in oceano servono pochi fronzoli, ci vuole rapidità di azione, forza atletica e concretezza. Vanno conosciuti bene i pesci e come si muovono, perché non sono come i nostri che vivono in un punto e non si spostano. Basta vedere cosa succede alle squadre Oceaniche  quando vengono in Mediterraneo. Anche per loro non è facile capacitarsi di queste enormi differenze, non riescono ad abituarsi, spesso hanno scadenti risultati. In Oceano a noi accade qualcosa di simile, vengono stravolte le nostre capacità e le nostre abitudini e non è semplice trovare la soluzione. La Spagna ad esempio vinse con lo specialista VIGNA che pescava solo in Oceano e che si aggiudicò anche il mondiale successivo sempre in Oceano, mentre in Mediterraneo non aveva mai fatto risultati.

 

12 b mondiali 94Fummo accusati di critiche inesistenti, per di più da personaggi che non erano nemmeno sul posto e che non avevano la minima esperienza di ciò che criticavano, ma quello che mi dette maggiore fastidio, furono le critiche di essere stati negligenti. Potevamo fare meglio, ma non eravamo degli alieni, eravamo solo dei ragazzi che affrontavano qualcosa di sconosciuto, tra l'altro con grande impegno. In ogni caso se andiamo a guardare la classifica ci rendiamo conto che tra noi e il Cile c'è solo un 1,2% di differenza e un 11% con la Spagna che negli anni a venire sarà imbattibile. Comunque vivere queste esperienze ti insegna molto ed è qualcosa che da un senso agli enormi sacrifici che ogni atleta deve affrontare.

 

 

 

 

 

 

CLASSIFICA PER NAZIONI

 

 

NAZIONE

PUNTI

PREDE

1

SPAGNA (Vigna, Carbonell, Amengual)

628.200

427

2

CILE (Caro, Tapia, Alvarado)

575.600

402

3

ITALIA (Mazzarri, Bardi, Bellani)

563.050

340

4

PERU' (Fung C – Fung J - Villar)

388.100

308

5

CROAZIA (Ikic – Fiorentin – Zanki)

385.950

254

6

TAHITI (Punuaaitua – Pihataroie - Ateo)

380.750

306

 

 

 

 

 

 

CLASSIFICA INDIVIDUALE dei primi 20

 

 

ATLETA

NAZIONE

PUNTI

1

VIGNA JOSÈ

SPAGNA

255.050

2

CARO GUTIERRES

CILE

236.300

3

PUNUAAITUA TEAMA

TAHITI

209.100

4

CARBONELL PEDRO

SPAGNA

208.900

5

TAPIA ERWIN

CILE

203.850

6

MAZZARRI RENZO

ITALIA

198.700

7

BARDI MARCO

ITALIA

197.600

8

FUNG CARLOS

PERU'

182.450

9

SILVA ANTONIO

PORTOGALLO

167.700

10

BELLANI STEFANO

ITALIA

166.750

11

AMENGUAL JOSÈ

SPAGNA

164.250

12

IKIC BRANKO

CROAZIA

154.200

13

FUNG JAIME

PERU'

144.100

14

COLYS MARCK

AUSTRALIA

141.300

15

ALVARADO ALEJANDRO F.

CILE

135.450

16

PACHECO PAULO

BRASILE

121.200

17

ZANKI FRANE

CROAZIA

116.200

18

FIORENTIN LIVIO

CROAZIA

115.550

19

PIHATAROIE ALFEO

TAHITI

115.550

20

MARTENS GEORGE

BRASILE

109.700

  SEGUONO ALTRI 80 ATLETI CON PUNTEGGI MINORI    

Se non lo conoci ti consiglio questo libro 

 

Miniatura video libro

 

 

TORNA ALL'ELENCO STORIE DI GARE

Social Link

Facebook TwitterLinkedin