LA ZAVORRA IDEALE PER LA PESCA IN APNEA

 

tutto sulla zavorra 01

LA ZAVORRA, diventa fondamentale per un assetto equilibrato a qualunque quota. Non esiste però uno standard in quanto ogni persona ha un proprio peso specifico che varia in base alla massa corporea - grassa o muscolare oppure al volume osseo, per cui 2 soggetti dello stesso peso, quasi mai galleggiano allo stesso modo. Poi incide molto la tipologia di muta, il modello, lo spessore, il materiale. Infine va considerata la tecnica e la profondità di pesca. Non è semplice quindi fare dei calcoli per trovare la zavorra ideale nella pesca in apnea.

ESEMPIO: se una persona pesa 80 kg e utilizza come qualcuno suggerisce 1 kg  di zavorra per ogni 10 del suo peso totale, significa che la sua zavorra dovrebbe essere 8 kg. Però se il suo corpo è tutto muscoli galleggierà poco e potrebbe risultare appesantito - poi se pesca con una 3mm galleggierà molto meno che con una 5mm. Invece a 3 mt con una 5mm potrebbe galleggiare come una boa e pescare male, costretto ad aggrapparsi continuamente e creare molto disturbo in discesa.

 

 

zavorra ideale 02

UN SISTEMA DI EQUILIBRATURA EFFICACE è quello che consente di essere neutri a 2/3 della profondità di esercizio, ma il migliore in assoluto è quello che porta un soggetto a capire il proprio assetto e modificarlo  in base alla profondità e al tipo di tecnica, direttamente in acqua.

Se la profondità operativa è di 15 metri - l’assetto neutro, "ovvero dove non si galleggia e non si affonda" dovrà essere attorno ai 10mt. Questo consentirà di scendere senza troppa fatica e di non essere troppo pesanti sul fondo. Inoltre anche a livello tecnico permette di operare bene, senza arrancare, diventare rumorosi e/o troppo aggressivi nei movimenti. Se la profondità operativa sarà di 6 metri l’assetto neutro sempre a 2/3 della profondità - questa volta dovrà essere intorno ai 4 metri e così via. Questo assetto neutro però non è facile stabilirlo a casa, bisogna andare in acqua e fare le prove, dopo di che una volta capito quanti kg di zavorra servono, si memorizzano per tale situazione e si distribuiscono nel modo adeguato. Si ripeterà l’operazione di verifica solo quando si cambia la profondità, la tecnica o la muta. Per agevolare le operazioni di variazione zavorra - sono molto utili i piombi a sgancio rapido e in basso e medio fondale, lo schienalino e le cavigliere. La dote più utile è invece la pazienza di valutare costantemente se abbiamo il giusto assetto. Però è anche vero che una persona poco esperta deve partire da qualche base e pertanto si potrà utilizzare tutto quanto segue per creare una propria base di partenza che andrà " modificata e agiustata" direttamente in pesca.

Ad ogni modo per avere una rapida idea - anche se approssimativa di quanta zavorra potrebbe servire, consiglio di basarsi su questa tabella ideata appunto per semplificare:

TABELLA ZAVORRA PER IL PESCASUB IN APNEA:

TABELLA ZAVORRA

 

LA DISTRIBUZIONE DELLA ZAVORRA :

Per chi pesca da 0 a 5 metri c’è bisogno di abbondante zavorra che permetta di essere neutri appena dopo la capovolta ovvero intorno ai 3 mt ed in genere si distribuisce come segue:

50% in cintura

40%nello schienalino

10% nelle caviglie

Questo sistema privilegia la distribuzione equa su tutto il corpo che aiuta a stare più orizzontali in basso fondale.

 

Per chi pesca da 5 a 10 metri c’è bisogno di una zavorra che permetta di essere neutri attorno ai 7 metri ed in genere si distribuisce come segue:

60% in cintura

35%nello schienalino

5%   nelle caviglie

Questo sistema privilegia la distribuzione su tutto il corpo riducendo il peso sulla schiena che altrimenti porterebbe a difficoltà di manovra per mantenere una discesa corretta con cambi di direzioni.

 

Per chi pesca da 10 a15 metri c’è bisogno di una zavorra più leggera che permetta di essere neutri intorno ai 10 metri ed in genere si distribuisce come segue:

70% in cintura

25%nello schienalino

5% nelle caviglie

Questo sistema privilegia la distribuzione più calibrata perché la riduzione di peso nello schienalino e cavigliere migliora il movimento nelle tecniche di pesca alle quote indicate. 

 

 

Per chi pesca da 15 metri in poi c’è bisogno di una zavorra leggera che permetta di essere neutri a 2/3 della profondità con più fatica iniziale nella discesa e minore fatica in risalita, sia per motivi di sicurezza che per motivi tecnici.

In questo caso si distribuisce come segue:

100% in cintura

0%      Schienalino

0%      Cavigliere

Questo sistema privilegia la distribuzione solo in cintura perché la zavorra è ridotta. 

 

zavorra ideale 03

POSSIAMO CONCLUDERE CON ALCUNI SUGGERIMENTI FONDAMENTALI:

1.    È MEGLIO FARE PIÙ FATICA nella fase iniziale di discesa verso il fondo ed essere in vantaggio nella risalita dove si utilizza al meglio le energie rimaste - tutelando il margine di sicurezza.

2.    SONO DA PREFERIRE lingotti di piombo da 1 kg, da distribuire in modo uniforme in cintura per un bilanciamento ideale, altrimenti si rischia di ruotare sul fianco se il peso è troppo sbilanciato da un lato del corpo.

3.    SE LA PROFONDITÀ di esercizio aumenta o diminuisce, la zavorra andrà modificata di conseguenza, quindi risultano molti utili i piombi a sgancio rapido, per non perdere tempo e non perdere la voglia di modificare la zavorra (errore molto comune)

4.    TROPPA ZAVORRA in vita o tutta in cintura può causare danni infiammatori alla schiena e alla zona lombare, inoltre è un grave errore tecnico che porta spesso le gambe in alto ed il corpo ad assumere la posizione a banana.

5.    IL GALLEGGIAMENTO di un soggetto dipende molto anche dal suo livello di acquaticità. Pertanto più si diventa bravi a muoversi come un pesce e minore sarà la necessità di zavorra.

PROBLEMI DI RESPIRAZIONE IN BASSO FONDALE

Dopo che abbiamo trovato la zavorra ideale in ogni situazione, va considerato che nel basso fondale –  l’abbondante zavorramento causa un problema tipico per tutti – ovvero che è impossibile rilassarsi respirando lentamente in superficie come si farebbe per una immersione profonda. In pratica lo svuotamento calmo dell’aria all’interno della zona toracica – porta ad un progressivo affondamento della parte alta del corpo con la conseguente entrata di acqua nello snorkel. In questo caso dato che  si pesca in acqua molto bassa dove non servono apnee impegnative ma tante immersioni brevi – conviene una respirazione  meno profonda e preferibilmente fatta solo con il diaframma - per evitare appunto di affondare con il torace. Quindi il tipico rilassamento preparatorio per una  apnea profonda, va ripreso in esame solo se un giorno si pesca profondo con poca zavorra. Con il tempo comunque ci si abitua a questa situazione scomoda – che alle prime volte sembra ingestibile.

 IN QUESTO VIDEO PUOI VEDERE QUANTO DESCRITTO - con ulteriori consigli:

 ZAVORRA IDEALE

 

CONSIGLIO ANCHE questo libro che è

un CORSO di Pesca in Apnea da leggere.

Manuale di pesca in apnea copertina web

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