GROSSA CERNIA BIANCA

 

Un posto speciale, trovato con fatica e atteso a lungo perché ci puoi pescare solo poche volte. Vanno abbinati più fattori fondamentali:

1.      L’acqua limpida

2.      L’assenza di strati d’acqua limacciosa che fanno sparire ogni pesce

3.      L’allenamento per poterci arrivare in sicurezza

4.      Un compagno esperto che ti controlla da sopra

5.      L’esperienza di essere pronti perché basta un dettaglio per mandare tutto in fumo.

CERNIA BIANCA 01La discesa come tante altre inizia calma e fluida per consumare meno e percorrere una lunga distanza. Il principio è quello di ottimizzare consumi e rendimento. Un principio che vale sempre a qualsiasi quota.

Tutta la zona presenta roccia bassa senza tane, ma lascia capire che con alta probabilità ci sarà anche qualche apertura e nel caso sarà buona perché i pesci che vivono nascosti la eleggeranno senza dubbio a fissa dimora.

Non appena intuisco che c’è la tana, decido di andare a guardarla perché sarebbe stupido il contrario. INFATTI ancora prima di accendere la torcia vedo la sabbia smossa e capisco che è una tana dove passa continuamente qualche grande pesce.

Non appena accesa la lampada vedo la cernia di traverso. Concede un buon tiro, ma non va sottovalutato perché se non fulmino il pesce si incastrerà in malo modo.

Senza sbattere sul fondo e senza indecisioni tiro nel punto cruciale della preda, per fulminarla.

Il tiro è perfetto e il pesce non reagisce. In ogni caso preferisco sparare un 2° colpo di sicurezza e poi la estraggo lasciandola sul fondo per risalire leggero. La recupero dalla superficie con calma per maggiore sicurezza e per gustare il momento magico, ovvero quando ti rendi conto che è fatta e che ti rimane la parte bella della cattura. Sono gli attimi in cui capisci che hai fatto tutto bene e che ti puoi godere la soddisfazione. Per chi non è esperto sembra un gioco da ragazzi, ma bastava un dettaglio storto per non andare tutto a buon fine. Poteva trattarsi di un rumore a contatto con il fondo per far sparire il pesce ancora più dentro la tana. Poteva essere un tiro sbagliato per far incastrare la preda. Poteva essere la fretta a causare degli errori banali. Se questo accade non è sfortuna, ma solo conseguenze delle proprie azioni.

In profondità c’è il vantaggio che il pesce è più tranquillo, ma noi lo siamo meno e quindi si crea un equilibrio.

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