Il Mal di Mare o CHINETOSI
PARTE 1 SPIEGAZIONI
Spesso capita di essere colti dal disturbo del Mal di Mare, o Chinetosi. Il fastidioso inconveniente nasce spesso dal sovrapporsi di stimoli di origine diversa, che hanno come risultato finale la provocazione di uno stato di malessere generale, che si manifesta con senso di nausea, vertigini e crisi dì vomito.
Quello che normalmente viene definito «Mal di Mare» rientra nel campo della Malattia da movimento (Chinetosi).
Tale patologia si manifesta quando, in conseguenza di cambi di accelerazione o di posizione di equilibrio, si ha la stimolazione di una struttura particolare del Sistema Nervoso Centrale chiamata Macula e di alcune strutture dell'Orecchio interno, i Canali Semicircolari;
Il manifestarsi di questi stimoli è condizionato per l’apneista da più fattori generali:
- mare mosso con onda lunga
- acqua torbida dove mancano punti di riferimento e sembra di non avere stabilità corporea.
- Alterati stati emotivi come ansia, disagio, preoccupazione.
- Difficoltà digestive con lo stomaco che invece di essere libero, scatena affaticamenti e conseguenze.
- Incapacità di distrarsi dal movimento, come ad esempio guardare le alghe che si muovono, produce malessere, nausea e vomito.
- conseguenza di un uso incongruo di sostanze farmacologiche che, alterando i normali processi metabolici, provocano una stimolazione diretta dei centri nervosi di controllo.
Tutto questo, sommato alle accelerazioni e decelerazioni da movimento tipiche dell’apneista e della posizione spesso in verticale a testa in basso, oppure in orizzontale con testa avanti, provoca stimolazioni di acidità gastrica e degli altri fenomeni descritti.
Le conseguenze sono di solito di più forme, ma tutte in contemporanea con aumento della nausea, aumento della salivazione, conati di vomito, respirazione difficoltosa, diminuzione della pressione arteriosa massima, astenia muscolare.
Questo riflesso determina la chiusura delle vie aeree a livello della Laringe, con rilascio Gastro-esofageo e una intensa contrazione, sia del diaframma che dei muscoli addominali, con conseguente «spremitura» dello Stomaco ed espulsione del suo contenuto verso l'Esofago e la Bocca.